I Nostri Progetti
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“BONIFICA DEL SITO IN FRANA DI "VIA CIAMARRA" nell'ambito del II° accordo integrativo all'A.P.Q. - Difesa del Suolo e Tutela della Costa (APQ5)”

Attività: Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, CSP, CSE, Direzione Lavori
Periodo di svolgimento del servizio: 2009-2011
Importo Lavori: € 849.189,94
Committente: Comune di Frosinone (FR)

L'area oggetto d'intervento è sede di un fenomeno franoso che nel lontano 1987 ha provocato il crollo del vecchio tracciato di via Ciamarra, per un tratto di circa 60 metri, causandone la chiusura. Allo stato attuale, il movimento franoso, che risulta ancora attivo, oltre ad aver interrotto il vecchio tracciato di Via Ciamarra, costituisce un potenziale elemento di rischio per i fabbricati limitrofi alla zona di coronamento. Inoltre, il corpo di frana è, in particolare, la sua parte sommitale, che ha interrotto un tratto di strada pubblica, si presenta in un marcato stato di degrado dovuto all'impossibilità di accedere con sicurezza ai luoghi per curarne la manutenzione ordinaria.

Il fronte trasversale del movimento franoso (monte-valle) interessa una strada pubblica, a sua volta adiacente/sottostante terreni ed edifici privati posti a monte e minacciati dal movimento franoso, e poi, verso valle, un’ampia fascia di terreni privati fino a giungere alla sponda sinistra del fiume Cosa. L'individuazione e la determinazione delle cause di dissesto, a seguito di indagini puntuali geognostiche di dettaglio hanno consentito di stabilire la natura geologica del substrato e della morfologia del sito; ed allo stesso è stata individuata la genesi del fenomeno franoso, la sua dinamica ed evoluzione che può essere ricondotta ai seguenti due macro-fenomeni:

  1. erosione al piede del pendio dovute alla azione del fiume Cosa che asporta, per erosione, la parte basale (piede) del pendio;
  2. circolazione idrica superficiale. I deflussi idrici superficiali non perfettamente incanalati che provengono da superfici impermeabili provocano diffusi fenomeni di erosione superficiale delle pendici sottostanti.

Si riportano, di seguito, gli interventi previsti per il raggiungimento degli obiettivi di bonifica del sito in frana:

Opere di stabilizzazione della sponda sinistra del fiume Cosa:

realizzazione di un muro in gabbioni al piede del versante ed in corrispondenza della sponda sinistra del Fiume Cosa, in proseguimento di quello esistente realizzato nell'ambito del progetto “Sistemazione idraulica del Fiume Cosa”. Il muro in gabbioni, di altezza totale di metri 4.00 di cui 2,50m fuori terra, considerato dal fondo alveo, ed 1,50 m. interrato, alla base ha uno spessore di 3 metri che si rastrema fino ad arrivare in sommità ad una larghezza di metri 2. Lo sviluppo lineare è pari a 90 metri. Con tale opere si ridefinisce la sponda sinistra del fiume, eliminando il fenomeno di scalzamento al piede e quindi di retrogressione del versante, è si pone una berma al piede dello stesso migliorandone le caratteristiche generali di stabilità.

Opere di messa in sicurezza dell'abitato posto nelle immediate vicinanza dell'area in frana:

realizzazione di una paratia di pali in c.a. sul tratto di strada di via Ciamarra in modo da mettere in sicurezza le aree abitate e le infrastrutture presenti nelle vicinanze del movimento franoso verificatosi nel 1987. Tale tratto ha uno sviluppo lineare di circa 122 metri ed è costituito da pali trivellati in c.a. gettati in opera di medio diametro (diametro 50 cm) posti ad interassi di 55 cm (in totale 242 pali) infissi per circa 20 metri. In testa alla paratia di pali sarà realizzato un cordolo di coronamento di dimensione 60x80 cm.

Opere di stabilizzazione superficiale e di ingegneria naturalistica:

l'intero versante sarà oggetto di interventi diffusi di sistemazioni idrauliche forestali, meglio conosciuti come interventi di “ingegneria naturalistica”, per la stabilizzazione dalla parte superficiale, per limitare l'erosione superficiale e per ridurre il trasporto di materiale solido. Si realizzeranno nella parte alta palizzate vive mentre nella parte bassa sarà utilizzata la tecnica antierosiva della messa in opera di rete geogrimpante. La tecnica della palizzata in legname con talee e/o piantine è un sistema simile alla viminata, che unisce l'impiego di talee con strutture fisse in legno per la stabilizzazione di pendii e scarpate in dissesto. Con tale sistema si tende a rinverdire il pendio attraverso la formazione di piccoli gradoni lineari, sostenuti dalle strutture di legno, che corrono lungo le isoipse del versante e dove, nelle sacche di monte, si raccoglie del materiale terroso. La viminata viva ha la funzione di consolidamento superficiale per mezzo delle piante ed un immediato effetto di regimentazione delle acque meteoriche di ruscellamento.

Opere di sistemazione del corpo stradale e delle opere presenti nelle immediate vicinanze:

  • realizzazione di un muro di controripa della strada, in affiancamento a quello esistente. Tale muro, realizzato con struttura in c.a. gettato in opera su micropali, verrà rivestito con la pietra calcarea bianca;
  • realizzazione delle opere di ripristino della sede viaria e per la riqualificazione ambientale dell'intera area. La sede stradale ripristinata, di modesta importanza rispetto a quella originaria, verrà ripristina solo per effettuare le lavorazioni in totale sicurezza e per la manutenzione futura delle opere idraulica-forestale che saranno realizzate.